In un precedente articolo, abbiamo già trattato dello squat nella sua esecuzione più classica a corpo libero e abbiamo anche già parlato di una delle tante varianti di questo esercizio fondamentale, il prisoner squat. Pertanto, se ancora non hai visionato questi articoli, ti consiglio di dargli una lettura per poterti concentrare al meglio sull’argomento seguente.
Questa volta ci soffermiamo su una delle tante varianti del piegamento gambe, chiamata “Squat Overhead”.
Come per ogni esercizio, anche un apparente semplice cambiamento nella posizione degli arti, inclinazione del busto e quant’altro, può fare veramente la differenza, perché ci permette di focalizzare l’attenzione su alcuni muscoli rispetto che su altri.
La muscolatura coinvolta è la medesima dello squat classico:
- Quadricipite;
- Grande, medio e piccolo gluteo;
- Ischiocrurali;
- Adduttori;
- Abduttori;
- Muscolatura dei polpacci (soleo, gastrocnemio);
- Muscoli addominali;
- Paravertebrali.
Quello che fa la differenza è il coinvolgimento maggiore di alcuni muscoli, rispetto ad altri.
In cosa si differenzia lo squat overhead dalla sua versione più classica a corpo libero?
La posizione degli arti superiori, sopra la testa, richiede:
- un maggior controllo del proprio corpo;
- una miglior gestione dell’ equilibrio;
- un maggior intervento della muscolatura parascapolare;
- un maggior intervento della muscolatura paravertebrale;
- un maggior intervento della muscolatura dei retropositori dell’omero.
Tutti questi fattori contribuiranno al miglioramento della propria postura.
Vediamo, ora, come eseguire lo squat overhead (guarda anche il video):
- La posizione di partenza prevede le gambe divaricate a una larghezza leggermente maggiore rispetto a quella delle spalle; le braccia devono essere alzate verso l’alto e vicine al capo, con i palmi delle mani che ”si guardano”;

- Da questa posizione, piegare le gambe fino a scendere in accosciata completa, stando bene attenti a mantenere le braccia estese all’indietro, per mantenerle alte e perpendicolari sopra la testa;
- Tornare alla posizione di partenza e ripetere per le volte previste dal proprio piano di lavoro.

Piccola sfida della settimana:
Prova a eseguire 50 overhead squat. Prenditi tutto il tempo che ti serve in base al tuo grado di allenamento; puoi fermarti all’occorrenza, per poi riprendere dopo aver preso fiato.
Settimana dopo settimana, riuscirai a eseguire questo tipo di lavoro in minor tempo, e incrementerai anche la distanza percorsa.
Provare per credere!